Tossicia
Sito Istituzionale

Nella zona di Tossicia furono rinvenute tombe dell'età neolitica.
Si parla di una presenza etrusca in relazione al nome di Tozzanella che deriverebbe la Tuscianella. Sicuramente in epoca romana furono diversi i nuclei abitati della zona come si evince dalla presenza sulla montagna di Tossicia di un antico tempio romano. Notizie certe si trovano, tuttavia, solo a partire dall'anno 1148. La denominazione Tossicia, di incerta origine, è da ricollegarsi secondo alcuni al Barone Tosia di Ornano che nel IX secolo si stabilì in quella zona. Nel sec. XII appare nel Catalogus Baronum con il nome di Tuscicum, come appartenente a Oderisio di Collepietro. Appartenne quindi ai da Pagliare, la famiglia che signoreggiò una vasta area intorno al Gran Sasso, di cui era membro.

Berardo di Pagliare, Vescovo (116-1122) e Protettore di Teramo. Nel corso del se. XIV passò agli Orsini il cui dominio si affermò in tutta la Valle Siciliana protraendosi, sia pure con qualche interruzione, fino al 1526, quando Tossicia fu ceduta all'imperatore Carlo V che vi mandò il marchese Fernando Alarçon u Mendoza, la cui famiglia esercitò il suo dominio sulla valle Siciliana fino al 1806. Per molti secoli Tossicia fu il centro più importante della Valle Siciliana e vi risedettero i rappresentanti dei Mendoza che abitarono nel Palazzo Marchesale, oggi restaurato e sede del Municipio.

La fondazione del Convento di Osservanti da Santa Maria della Cona (Santa Maria della Costa del Alzano), che secondo una leggenda viene fatta risalire allo stesso San Francesco, è in realtà molto più tarda e sembra collocarsi nel ec. XVI. Nel 1666 fu dipinto il chiostro. Nel 1811 fu momentaneamente soppresso per essere poi riaperto nel 1834.

Negli anni immediatamente successivi all'Unità d'Italia, Tossicia e il suo territorio furono teatro di scontri sanguinosi fra la Guardia Nazionale e le bande dei briganti fedeli ai Borboni che invasero più volte il paese. Fra i monumenti sono da segnalare il Palazzo marchesale dei De Mendoza, ricordato dagli storici antichi come splendido e ricco di collezioni d'arte, di libri, di strumenti musicali. Molto belle, anche se in parte dissestate, numerose case medioevali e rinascimentali.
Nella Chiesa parrocchiale di Santa Sinforosa (sec. XV), con due portali realizzati da Nicola da Penne, uno dei quali recante lo stemma della famiglia Orsini, sono custodite due statue della Vergine Maria, una Madonna con Bambino (sec. XIV) e una Madonna della Provvidenza (sec. XV).
Vi si ammirano un altare monumentale di "stile spagnolo" in pietra dorata e colonne a tortiglione, e l'altare dedicato alla Santa patrona del paese, raffigurata nel quadro centrale insieme ai suoi sette figli.

Di grande bellezza è il portale quattrocentesco della Chiesa di Sant'Antonio abate (sec. XV), con un portale, datato 1471, ricco di ornamenti e sculture, opera di Andrea Lombardo. La chiesa è stata restaurata negli anni 1948-50 Fuori del paese è la piccola Chiesa cinquecentesca di Santa Maria della Neve, detta anche Cona di Santa Teresa.
Nella Chiesa parrocchiale di Flamignano si conserva un quadro seicentesco di ignoto autore, raffigurante il patrono Sant'Emidio.
Personaggi
Numerosi i personaggi degni di mensione: Cristoforo Sicinio, letterato di Tossicia vissuto a cavallo tra Cinquecento e Seicento, fu autore di una commedia dal titolo Il pazza finto; Aurelio Simmaco de' Jacobiti, agiografo, vissuto nel sec. XVI, fu autore di una Vita di San Giacomo della Marca e conobbe il poeta aquilano Buccio di Ranallo; Giorgio Vincenzo Pigliacelli, avvocato e giurista, fu Ministro di Giustizia nella Repubblica Partenopea. Fu giustiziato a Napoli il 23 ottobre del 1799. A Tossicia nacque anche l'archeologo Nemesio Ricci (1798-1853) che poi, fino alla morte, visse a Corrosoli dove fu medico condotto.
Artigianato Artistico
Tradizionale e caratteristica attività artigianale, nella zona di Tossicia, è la lavorazione del rame che ha le sue fucine nelle frazioni della contrada Chiarino. Le tecniche sono molto antiche e risalgono al medioevo, quando i ramai erano organizzati in corporazione. Il rame veniva tradizionalmente lavorato sia grazie al movimento di grandi magli, azionati dall'acqua del fiume, che usando piccoli martelli di legno e un'apposita incudine. Raggiunta la forma voluta, la superficie esterna viene lavorata con punteruoli che permettono di eseguire disegni e motivi ornamentali per i quali è richiesta una notevole abilità. Gli oggetti prodotti, in genere suppellettili per cucina, svolgono oggi soprattutto una funzione ornamentale e di arredamento. Nella località di Azzimano vengono prodotto i Paliotti tessuti a mano e coperte. Va ricordata, infine, la lavorazione del legno e del metallo.
Manifestazioni e Folklore
A Tossicia si veneravano figure di Papi che fantasiose leggende vogliono nati nella zona. La memoria storica ci parla inoltre di un San Marano, santo anacoreta che nei primi secoli del cristianesimo avrebbe soggiornato nel boschi sopra Flamignano.
Da segnalare anche, a Colledonico, il culto da San Michele Arcangelo, santo militare, al quale è dedicata la Chiesa parrocchiale e la cui diffusione è segnale della presenza di fortificazioni longobarde.
A Chiarino si svolge, il 24 giugno, la Festa di San Giovanni Battista. Ad Azzimano, Festa dei fiori in luglio e la Festa della luce per Santa Lucia il 13 dicembre. A Tossicia, Rievocazione storica in costume degli Alarçon y Mendoza, in agosto.
Il 6 settembre si celebra in Flamignano la Festa del patrono Sant'Emidio. Il 18 luglio cade la Festa di Santa Sinforosa.
A Tossicia e Villa Alzano falò per Sant'Antonio Abate, il 17 gennaio.
Fra le manifestazioni gastronomiche sono da segnalare la Sagra della bruschetta a Tozzanella, la Sagra del fagiolo e della costatella a Tossicia, in luglio, la Sagra del timballo ad Aquilano, in agosto.
Il futuro turistico di Tossicia, già oggi splendida località della montagna teramana, quanto mai adatta per un soggiorno estivo, riceverà certamente nuovo impulso dal Centro ippico, di recente costruzione, destinato a richiamare gente anche oltre i confini provinciali.
Mercato: il venerdì.
Economia
Tossicia è un centro prevalentemente agricolo, dove si pratica la coltura di olive e cereali e l'allevamento ovino e bovino.
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