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Ufficio Stampa - 02/02/2023
"BIM, IL NUOVO CORSO DEL PRESIDENTE MARCO DI NICOLA: SINERGIA E DIALOGO LE PAROLE CHIAVE" - L'INTERVISTA

SI RIPORTA DI SEGUITO INTEGRALMENTE IL TESTO DELL'INTERVISTA RILASCIATA DAL PRESIDENTE DEL CONSORZIO, MARCO DI NICOLA, AL MENSILE DI ATTUALITA' E INFORMAZIONE "NAVUSS", A CURA DELLA GIORNALISTA SERENA SURIANI:

Il Vicesindaco del Comune di Torricella Sicura, Marco Di Nicola, giovane ma con una importante esperienza amministrativa alle spalle, è da poco più di tre mesi alla guida del Consorzio BIM Vomano-Tordino di Teramo, un Ente fondamentale per il progresso socioeconomico del territorio teramano e soprattutto delle aree interne.

D. Presidente, vogliamo ribadire perché è importante questo Ente?

R. Grazie per la domanda che ci consente di far comprendere meglio la funzione del Consorzio di Bacino Imbrifero Montano, noto sotto la sigla B.I.M., sul nostro territorio. Questi Consorzi sono stati istituiti a livello nazionale dalla Legge 959/53, che stabilisce che i concessionari di grandi derivazioni d’acqua per la produzione di forza motrice devono versare ai Comuni un sovracanone annuo per ogni chilowatt di potenza nominale prodotta dall’impianto a titolo di ristoro ambientale per i territori, per lo sfruttamento della risorsa acqua. I Consorzi BIM agiscono in sinergia con i Comuni allo scopo di creare occasioni di sviluppo per le persone che vivono in montagna, migliorarne la qualità di vita e contribuire alla salvaguardia ed al ripristino delle condizioni ambientali.
I proventi destinati ai Consorzi BIM non derivano, quindi dalla finanza pubblica bensì unicamente dalla finanza propria dei grandi concessionari delle derivazioni idroelettriche, alle quali il pagamento del sovracanone compete in via esclusiva.

D. L’importanza del Consorzio deriva dal fatto che oggi più che mai bisogna fare sinergie tra i diversi comuni del nostro territorio, soprattutto sulle sfide importanti che ci attendono, fondi PNRR e altri. Questo Ente ha lo scopo di favorire il progresso delle comunità residenti nei Comuni consorziati. La sfida sarà quella di incrementare le risorse economiche disponibili e utilizzarle al meglio. Di recente è stato anche eletto nella Giunta Esecutiva della Federazione nazionale dei Consorzi di bacino imbrifero, la Federbim. Cosa significa per il territorio?

R. Lo considero un importante traguardo, più che personale soprattutto per il nostro territorio e per i 26 Comuni consorziati, in quanto all’interno dell’esecutivo Federbim noi siamo il Consorzio più a sud d’Italia e, per dimensioni, una delle realtà più rilevanti dell’Appennino centro-meridionale. La Federazione ha lo scopo primario di tutelare e salvaguardare gli interessi dei Consorzi BIM e rappresentare a livello istituzionale centrale le problematiche dei vari Consorzi, grazie anche al raccordo e all’interlocuzione costante con il Governo centrale. Su 61 consorzi in Italia, nel Consiglio direttivo Federbim siamo attualmente 12 componenti. Proprio quest’anno abbiamo in programma di organizzare un evento importante per la ricorrenza dei 70 anni della legge istitutiva di questi Enti, la n.959 del 1953, che si terrà a Roma in Senato, oltre a diverse iniziative che metteremo in campo si tutto il territorio nazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sostenibilità energetico-ambientale e sull’idroelettrico in particolare.

D. Sono indubbiamente trascorsi pochi mesi dal suo insediamento per tracciare un bilancio, ma quali sono i risultati più importanti finora ottenuti?

R. La soddisfazione principale è quella di essere stato scelto da un solido e coeso gruppo di amministratori locali come presidente del Bim di Teramo, questo aspetto mi riempie di orgoglio e di responsabilità.
Il mio ruolo deve essere a servizio di tutti i territori, perché il Bim è una realtà che deve andare oltre le fazioni e appartenenze politiche e fare l’interesse di tutti i Comuni Consorziati, come recita il nostro slogan siamo e dobbiamo sempre più essere “valore aggiunto al territorio”, quindi far percepire alle amministrazioni comunali l’importanza di ragionare in un’ottica di sviluppo integrato, di uscire dalla logica di campanile, che ci indebolisce tutti, per entrare in quella di rete e di comprensorio, con un’enorme ricchezza naturale: quella di abbracciare dalla montagna al mare.
Il lavoro di questi primi mesi, pertanto, è andato in direzione di mettere in campo una forte strategia di promozione e marketing territoriale per i Comuni del comprensorio, attraverso la realizzazione di video dall’impatto fortemente emozionale, apertura di canali social, di un portale di promozione turistica e, a breve, l’istituzione del brand territoriale “DiscoverTeramo”. La forza di questa strategia sta nella capacità di fare rete con le amministrazioni comunali, con le associazioni, con i centri di ricerca e formazione: tra questi sicuramente l’Università di Teramo, con l’attivazione di tirocini formativi per ospitare presso la sede del nostro Consorzio e coinvolgere in questa azione promozionale che punta sulle nuove tecnologie e su nuovi format gli studenti delle Facoltà di Scienze del Turismo e di Scienze della Comunicazione. A breve metteremo in campo altre iniziative, come l’istituzione di borse di studio per sostenere la formazione degli studenti delle aree interne e per gli studenti universitari che dedicheranno le loro tesi ai temi energetici e ambientali.


D. Quali risultati, invece, conta di realizzare nel prossimo futuro?

R. Appena eletto ho iniziato a riaprire un dialogo, che si era interrotto da diversi anni, con le società che hanno in concessione le centrali idroelettriche ricadenti sul consorzio, cioè i nostri finanziatori. Da questo punto di vista punteremo a rafforzare il rapporto reciproco, intraprendendo azioni comuni a tutela dell’ambiente e tese a contrastare il problema sempre più attuale del cambiamento climatico.




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