Roseto degli Abruzzi
Sito Istituzionale

I numerosi ritrovamenti archeologici dimostrano che il territorio dell'attuale Roseto degli Abruzzi fu abitato già in epoca romana. Delle varie frazioni si trova menzione in numerosi documenti di epoca medioevale.
Di particolare importanza è Montepagano che per secoli fu il principale centro della zona.
Ricordato per la presenza dell'imperatore Lotario, Montepagano fu proprietà dell'Abbazia di San Giovanni in Venere. Nel 1251 fu compreso nella Diocesi di Atri, di nuova formazione.

Nel 1424 la proprietà pervenne alla famiglia Acquaviva che la conserverà fino all'arrivo dei francesi, nel 1806.

Ubicato sulla sommità della collina, conserva le tracce delle antiche fortificazioni medioevali, con le quattro porte d'ingresso, il bel campanile romanico-barocco, in cotto, già appartenente alla distrutta chiesa di Sant'Antimo.

La Chiesa parrocchiale dell'Annunciazione (sec. XVII) conserva all'interno un altare barocco in legno policromo con statue di santi e profeti; una Madonna lignea (sec.XIV); una croce processionale in argento dorato (datata 1500), opera di Bonomio Pago e del tramano Pietro Santi (o De Santi) raffigurante da un lato una Crocifissione con la Madonna, San Giovanni, la Maddalena inginocchiata e angeli intorno e sull'altro lato il Padre Eterno che regge nelle mani i simboli del mondo e della Redenzione, mentre ai lati sono disposti i simboli degli Evangelisti; un pulpito in noce finemente lavorato e un organo del XVII secolo.

Nei pressi della villa Paris, sorge la Cappella "Russicum", chiesa di rito ortodosso nella quale si ammirano affreschi e icone.
Di notevole antichità sono anche le origini di Cologna, l'altra importante frazione del Comune di Roseto, sicuramente di origine romana, menzionata in numerosi documenti medioevali soprattutto in relazione alla presenza del Monastero di San Salvatore in Bozzino. L'intera zona passò più tardi sotto l'influenza degli Acquaviva. Alla fine del Seicento, come altri centri vicini, Cologna subì le scorrerie dei pirati turchi.
L'attuale Roseto degli Abruzzi iniziò a svilupparsi nel 1860 dopo la quotizzazione della fascia costiera compresa tra il Vomano e il Tordino.
Il nuovo centro, sorto intorno alla stazione ferroviaria inaugurata nel 1863, fu chiamato Rosburgo e scoprì ben presto la sua vocazione turistica con la nascita del primo albergo edificato per iniziativa dell'enologo Giovanni Thaulero. Nel 1927 assunse l'attuale denominazione di Roseto degli Abruzzi, ispirata ai cespugli di rose che un tempo si trovavano all'esterno delle piccole abitazioni dei pescatori.

A Roseto vanno certamente visitati la moderna Chiesa del Sacro Cuore, la Chiesa dell'Assunta e Villa Clemente.
Personaggi
Di particolare spicco è la figura di Pasquale Celommi (1851-1928), pittore tra i più celebri e rappresentativi d'Abruzzo. I suoi quadri più noti sono L'operaio politico e Il ciabattino, esposto quest'ultimo nella civica Pinacoteca di Roseto, che proprio a Celommi è intitolata. Da ricordare anche il figlio di Pasquale, Raffaello Celommi (1881-1957), continuatore dell'opera paterna, autore di paesaggi e marine di grande suggestione.
Va segnalata, inoltre, la figura di Raffaele D'Ilario, giornalista e storico, autore di numerosi studi sulla storia di Roseto. Fra le sue opere più importanti il Saggio sull'elmo longobardo rinvenuto a Montepagano. A lui, inoltre, è intitolata l'associazione culturale "Amici di Raffaele D'Ilario".
Ricordiamo ancora il ceramista Giuseppe Di Blasio, l'agronomo Vincenzo Scialletti, l'imprenditore Giovanni Thaulero.
Artigianato Artistico
Non sono molte le attività artigiane della zona. Di qualche interesse per il settore dell'Archeologia Industriale i resti delle antiche fornaci di mattoni che un tempo erano una delle principali attività rosetane.
Manifestazioni e Folklore
Il 2 luglio si celebra la Festa del Sacro Cuore. Numerose le manifestazioni sportive (Torneo internazionale di basket) e gli spettacoli musicali che si svolgono nel periodo estivo. Roseto è dotata di un ottimo impianto come il moderno Palazzotto dello Sport.
Varie anche le sagre gastronomiche ed enologiche. Tra i piatti caratteristici le Triglie alla rosetana. Oltre alla Pinacoteca, il Comune di Roseto ha una propria Biblioteca pubblica, aperta nel 1860, con oltre 15.000 volumi. Da alcuni anni, presso la Villa Comunale, si è aperta una nuova piccola Biblioteca che ospita la collezione D'Ilario, una biblioteca dello spettacolo e dove ha sede un Istituto Dialettologico Abruzzese.
Economia
Essendo un rinomato centro balneare Roseto degli Abruzzi vive in gran parte di turismo. La buona produzione di cereali, barbabietole e uve da vino permette, inoltre, la presenza di varie aziende alimentari e vinicole.
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